Semplicemente ciao.
Mai avrei pensato di dover scrivere queste righe: difficile mettere in ordine i pensieri prim’ancora che le parole. Non ci si rassegna mai all’idea di dovere fare i conti con chi non c’è più, specialmente se ad allontanarti da tutti i tuoi affetti e conoscenze è stato ancora una volta questo maledetto coronavirus.
Abbiamo condiviso assieme per diversi anni le nostre esperienze bluarancio a bordo vasca in tantissime piscine e adesso mi ritorna veramente arduo pensare che non sarai più con i tuoi ragazzi, con i tuoi colleghi in mezzo a noi… prima di scappare in qualche altra piscina per gareggiare in qualità di Master.
Se dovessi scegliere l’aggettivo che più potrebbe calzarti, direi “inarrestabile” (non solo nelle varie attività acquatiche ma anche nel Triathlon), senza dimenticare il tuo impegno civile in una delle ultime battaglie: quella per la riapertura dello Stadio del Nuoto dove eri in prima fila… ecco perché ancora una volta “inarrestabile” ti calza a pennello.
Domenica mattina, sarai nei nostri pensieri soprattutto in quel minuto di raccoglimento che ti dedicheremo. Un minuto che verrà tributato – non all’Istruttore di Nuoto” come è stato scritto un pò ovunque – ma all’Educatore Sportivo e prim’ancora all’uomo.
Non so perché ma mentre scrivo, non riesco a togliermi dalla mente una canzone di Ligabue che sento di doverti dedicare: “Lettera a G.” (2005). Quindi caro Fabio, come dice il Liga
“Fai buon viaggio e poi, poi riposa se puoi…”
Con tutto il più sincero cordoglio per i tuoi cari da parte di tutti noi del C.S.I. Campania.
Giuseppe Ricciardi